I MURALES DI ZAMOC
I murales donano una nuova identità alle aree urbane.
Zamoc, artista poliedrico di Modena, ha da pochi giorni ultimato un grande murales a Ravenna.
Qualche giorno fa sono andata al Parco d’Innovazione KIREKÒ a Ravenna dove era in cantiere un nuovo grandissimo murales per il FESTIVAL di STREET ART SUBSIDENZE, giunto alla sua 4ª edizione.
Il festival ravennate è ideato e organizzato dall’associazione culturale INDASTRIA, capitanata da Marco Miccoli.
La mission è ben precisa: promuovere lo sviluppo, la conoscenza e la diffusione della street art, facilitando la contaminazione e le autoproduzioni di artisti, sia emergenti che affermati. Inoltre c’è un particolare impegno nella valorizzazione e nel recupero di alcune zone della città attraverso interventi di arte urbana.
Ogni anno, ormai dal 2014, in settembre la città si popola di artisti che hanno scelto l’arte murale come linguaggio principe. Le strade, prima anonime e dimenticate, riacquistano vita con linee, forme, animali o creature fantastiche dalle vivide colorazioni. Una firma lasciata sui muri di una città che spesso è di passaggio, un grande regalo per i cittadini che ora riscoprono un edificio o una strada.

Bucefalo wall, Los Angeles – Credits John Miller
# ZAMOC
Un po’ spinta dalla curiosità di vedere l’artista all’opera, un po’ mossa dalla volontà di “mettere le mani in pasta” e aiutarlo nelle campiture del nuovo grande mulares, ho deciso di fare una capatina a Kirecò per scambiare qualche parola con Luca Zanni, in arte ZAMOC.
Zamoc ha 31 anni e viene da Modena. Da sempre è appassionato d’arte, in tutte le sue declinazioni: pittura antica, fumetti e grafica.
Da ragazzino era molto affascinato dai murales ma, purtroppo, nella sua città all’epoca non c’era un negozio dove procurarsi vernici e bombolette. D’altronde, acquistare su internet non era ancora così semplice.

Zamoc all’opera – Credits @lucazamoc
Ha poi frequentato la NA.BA, la nuova Accademia di Belle Arti di Milano, conseguendo il titolo in Graphic Design & Art Direction.
Per diversi anni ha lavorato principalmente come illustratore, utilizzando sia la tecnica dell’inchiostro su carta sia le nuove tecnologie digitali, senza mai dimenticare la passione per i murales.
Come molti artisti ama viaggiare: per trovare nuove ispirazioni, per conoscere nuove persone o semplicemente per andare via.
Ha vissuto in almeno sei città estere, tra cui Londra, Berlino, Istanbul, Los Angeles e New York, passando anche per Miami.
Qui è avvenuta la svolta. Insieme ad amici è arrivato nella metropoli della Est Coast con un’obiettivo ben preciso: trovare un muro da dipingere durante una delle più importanti manifestazioni d’arte mondiale, ART BASEL, impresa affatto semplice! Con tenacia e caparbia hanno bussato ad ogni galleria. In una di queste hanno trovato ben 3 muri da dipingere! In quell’occasione Zamoc ha anche incontrato alcuni dei suoi idoli dei murales, JAz e Alex Void.
Da quel momento ha dipinto centinaia di metri quadri di muri in giro per il mondo, prediligendo i murales in bianco e nero.
Poi, circa un anno fa ha sentito la mancanza dell’Italia, della sua incredibile storia, del suo ricchissimo patrimonio artistico.
Zamoc trova infatti ispirazione nell’arte antica, negli affreschi delle chiese e nei monumenti che rendono il nostro paese il più bello del mondo. Così è tornato in Italia, nella sua Modena, dove adesso c’è un piccolo negozio che vende anche le bombolette e le vernici!
#CA’ ZEMIAN

Ca’ Zemian, Modena – Credits @lucazamoc
Tra le sue opere vorrei citarne una in particolare, “CA’ ZEMIAN” realizzata insieme al collega Luca Lattuga a Modena, nella chiesa sconsacrata di Palazzo Bentivoglio. Qui, tra l’altro, ha sede la mensa per poveri “La Ghirlandina”, fondata dallo chef Massimo Bottura.
Il murales racconta il miracolo più importante di San Geminiano, patrono di Modena (Zemian in dialetto). Il Santo salvò la città dagli Unni di Attila nel 452, facendo calare una fitta nebbia sulla città che divenne invisibile agli occhi dei nemici.

Ca’ Zemian, Modena – Credits @lucazamoc